24/09/2012
Tra forti emozioni, riflessioni e proposte concrete è partito il 13 Happening della solidarietà a Palermo.
All'interno di Palazzo delle Aquile, il primo di una serie di eventi che da settembre a novembre animeranno il mezzogiorno d'Italia con racconti, momenti artistici e relatori nazionali pronti a offrire spunti di riflessione per elaborare un documento - un position paper - che raccoglierà tutti i documenti emersi dai singoli eventi e confluirà in un documento finale che sarà consegnato al Ministero durante l’Happening conclusivo il 13,14 e 15 dicembre.
A Palermo il 20 e 21 settembre due giorni per parlare di storie, quelle storie che colpiscono e arrivano dritto al cuore, storie di fragilità, ma anche per far emergere proposte concrete, per dimostrare come le associazioni e le imprese sociale operano per migliorare insieme il welfare nazionale.
Il primo giorno condotto da Serena La Barbera, psicopedagogista esperta in disturbi dell'apprendimento, e dopo l'intervento di Tommaso Manacorda del Censis - che ha fornito una lettura dei bisogni in Italia - sono stati molto toccanti i racconti del regista Luca Vullo sulla malattia di Alzheimer, di Francesca Bruno Ottaviano sulla disabilità e di Michele La Pusata sulla SLA: dalle loro storie è emerso il problema del dover dare dignità alle persone, capendo che solo partecipando alle storie degli altri si può crescere e capire come va la realtà.
Nel pomeriggio sono emerse le buone proposte di tutta Italia. Hanno partecipato Claudio Regazzoni, vicepresidente Auser nazionale sull'invecchiamento attivo, Patrizia Spadin di Aima, Gerardo Iacopino referente Sicilia di Famiglie per l'accoglienza e Gian Paolo Montini dell'Associazione Peter Pan.
La giornata si è conclusa con la rappresentazione teatrale del Circolo culturale classico, con la partecipazione dell'Associazione Apriti Cuore presso la Chiesa di Santa Maria dello Spasimo di Palermo. È stato un momento artistico molto costruttivo, che ha dimostrato come il teatro può diventare una scuola di vita, non solo per le persone con disabilita' ma anche per le famiglie e per tutte le persone che stanno intorno.
Durante la mattina del 21 si è parlato di "Disabilità, dal progetto all’azione: quale modello?", alla presenza di Pietro Barbieri, presidente di Fish, il quale ha tracciato un modello per come ripensare l’approccio al tema della disabilità come rimozione della limiti alla libertà - e dunque della democrazia - nei confronti di gruppi di cittadini; per questo è necessario pensare alle persone non come soggetti da inquadrare nella strutturazione organizzativa dei servizi - sia pure integrati tra sociale e sanitario - ma come portatori di istanze - lavoro, emozioni, cultura, casa, sensazioni, sessualità - analoghe a quelle degli altri cittadini. “Facciamola noi la spending review” hanno sostenuto Barbieri e Mario Alberto Battaglia, presidente di AISM, a sottolineare la necessità di riprendere in mano la guida delle politiche. Lo stesso Battaglia ha, inoltre, sottolineato come avere un approccio globale verso la persona è fondamentale, ma è importante prima di tutto raggiungere i servizi essenziali.
Anche l’intervento di Giuseppe Fiolo, presidente commissione salute Legacoop ha centrato il tema focale della giornata.
A conclusione il racconto di due modelli virtuosi, quello della Fondazione Odigitria presentato da Dino Barbarossa e quello del Consorzio Il Deltaplano presentato dal Massimiliano Ruocco.
L’Happening si è chiuso con l’elaborazione del documento finale a cura dei componenti del Centro studi Angela Maltese.
Il prossimo appuntamento a Messina il 4 e 5 ottobre per parlare di consumo.