06/12/2013
Il 6 dicembre 2013 alle ore 15:00 presso i cantieri culturali alla Zisa si è tenuto il seminario formativo "Giovani e Lavoro - Europe 2020". Parlare di giovani e lavoro in periodi storici come quello attuale, caratterizzato da profondi cambiamenti e orizzonti incerti, vuol dire affrontare uno degli snodi chiave dello sviluppo.
In Italia oltre 3 milioni di persone non hanno un lavoro, un’economia in recessione e una mancanza di agevolazioni per la loro assunzione rischia di incancrenire la condizione di povertà delle nuove generazioni e delle nostre famiglie. Nel 2012, 1 milione 725 mila famiglie hanno vissuto in povertà assoluta, 3 milioni 232 mila sono state considerate “relativamente povere”, questo significa che migliaia di genitori non hanno potuto sostenere i propri figli, a vivere in una casa dignitosa, a provvedere alle spese sanitarie.
Nel corso degli ultimi decenni i giovani hanno rappresentato uno di quei segmenti di popolazione che non solo non è riuscito a migliorare la propria condizione socio economica ma in alcuni casi, nel nostro paese ma non solo, è stata oltremodo penalizzata. L’instabilità lavorativa e la conseguente precarietà economica rappresentano infatti uno degli assi su cui si giocano molte delle fragilità che interessano i giovani e che minano i processi di transizione. Nonostante ciò il lavoro continua ad essere lo snodo centrale con cui guardare alla ripresa.
Per quanto riguarda i giovani alcune recenti indagini ci rimandano un’immagine lontana da quella dei “bamboccioni” lungamente descritta dai media nel corso degli ultimi anni, mostrando invece una generazione che, nonostante la crisi, nonostante la mancata crescita economica degli ultimi anni e nonostante lo scarso investimento fatto sui giovani in termini di politiche pubbliche, crede in una possibilità di riscatto e vede nel lavoro il mezzo attraverso cui garantirsi questo riscatto.
Altri temi completano il panorama odierno di “Giovani e Lavoro” in prospettiva europea.
Inoltre, di fondamentale importanza il racconto di un'esperienza diretta per capire l'importanza dei progetti europei e della mobilità studentesca sia da un punto di vista umano che lavorativo.